giovedì 30 gennaio 2014

La zuppa del venerdì

La zuppa del Venerdì

di Luigi Dal Cin
Illustrazioni di Roberta Angeletti


Immagine tratta dal sito di libreriauniversitaria.it

Ogni venerdì la mamma prepara a Ptere una zuppa di verdure che Peter detesta. La trova terrificante, ma, terrorizatto dall'Orco che ogni volta la mamma minaccia di chiamare, la mangia. Fino al giorno in cui si rifiuta categoricamente. La mamma, anche se preoccupata per le conseguenze, non ha altra scelta che chiamare dalla finestra "Orco!!!" Dopo un attimo di silenzio si sentono dei passi pesanti e... un orco arriva davvero. Nemmeno a lui la zuppa piace ne' è mai piaciuta quand'era piccolo, così propone ai due un pic-nic con mirtilli e pane. Tra un mirtillo e l'altro ridono a crepapelle raccontando che la mamma pensava gli orchi non esistessero, e che nemmeno lei da picola amava la zuppa. Da allora ogni venerdì l'orco e la mamma preparano nuove ricette a base di mirtilli e Peter... guardando e imparando e diventato il piu' grande chef di mirtilli.

Mi piace perche'...
Le immagini rappresentano in pieno le emozioni di questa bellissima storia.
Fa riflettere il fatto che la mamma, nonostante odiasse la zuppa del venerdi' da piccola, la propini allo stesso modo al figlio. Meglio presentare le cose sane che magari possono non piacere ai bambini in altri modi (io frullo le verdure galleggianti o preparo decorazioni di verdure con pesonaggi delle storie o paesaggi).
Simpatiche le ricette alla fine del libro.

A mia figlia piace perche'...
L'orco esiste!

Da 4 anni

mercoledì 29 gennaio 2014

Ninna nanna Ninna Mamma

Ninna nanna Ninna mamma
di Antonella Abbatiello

Immagine tratta dal sito di libreriauniversitaria.it
Una dolce poesia per far addormentare i bambini. Simpatiche pagine colorate e buffe rime che divertono i piccoli.

Mi piace perche'...
"Ninna nanna sul cuscino, dorme e sogna il mio bambino" e poi "Ninna nanna della mamma, del papà, della zia ....." E "ninna nanna tutta rosa, che la mamma si riposa".

A mia figlia piace perche'...
Si diverte con le rime e quando trasformiamo la poesia in una canzone, ogni volta con musiche diverse.

Da 1 anno.

martedì 28 gennaio 2014

Panfilo, cane pittore

Panfilo, cane pittore
di Agostino Traini
Illustrazioni dell'autore


Immagine tratta dal sito di libreriauniversitaria.it

"Questa e' la storia di un piccolo cane. Un cane piu' lungo che alto, con belle macchie marroni sul pelo bianco." Si chiama Panfilo che in greco significa 'amico di tutti' ed ha una coda piuttosto strana: prima e' rossa, poi blu, poi gialla, e cosi via. Perche'? Ma perche' e' un cane pittore. Lui ama colorare i sassi: a righe, a pallini, ma comunque tutti assolutamente diversi uno dall'altro, per regalarli agli amici. Putroppo  c'e' sempre qualcuno che rimane senza. Un giorno Panfilo vede in cielo tre candide nuvolette ed ha un'idea: le dipinge coi colori primari poi insegna loro a crearne di nuovi mescolandosi tra loro. Questo gioco diverte molto le nuovolette che continuano a formarne altre di ogni sumatura di colore, finche' il cielo non e' tutto coperto di ìnuvolette colorate. Allora come una magia ecco scendere una pioggia di mille colori per gli amici di Panfilo.
Ora tutti vogliono ringraziare Panfilo e ogni animale gli porta un regalo, pennelli fatti con il proprio pelo, penne dagli uccelli, oppure un po' di affetto.
Finalmente Panfilo ha tanti nuovi strumenti e non ha piu' bisogno di usare la sua coda.

Mi piace perche'...
Parla di amicizia disinteressata.
Adoro la rappresentazione dei cuorici d'affetto portato dagli animali senza pelo o penne.
E' uno spunto per iniziare a lavorare sui colori secondari provando, come le nuvolette, a mischiare i primari tra loro.

A mia figlia piace perche'...
Ci sono tanti giochi alla fine. In particolare uno che propone di cercare alcuni personaggi tra le pagine fitte di disegnini del libro.

Da 4 anni

lunedì 27 gennaio 2014

Cosa c'è che non va?

Cosa c'è che non va?
di Giuseppe Caliceti
Illustrazioni di Isabelle Gornet


Immagine tratta dal sito di libreriauniversitaria.it

Un piccolo canguro saltella nel prato di trifoglio e il serpente gli chiede "Ma come cammini? Guarda come faccio io". E il canguro lo imita. Ma la gallina che lo vede strisciare gli chiede la stessa cosa  "Ma come cammini?" E gli mostra come zampettare. Così tutti quelli che incontra gli danno consigli su come camminare: la mucca lo fara' camminare a quattro zampe, l'oca gli insegnerà a dondolarsi. Imparerà anche a camminare distendendo le gambe come la giraffa, di lato come il granchio e all'indietro come il gambero..... Finché si stancherà di tutti questi insegnamenti "perché tanto non c'è mai nessuno contento di come cammino!" e tornerà a saltellare come tutti i canguri del mondo.

Mi piace perche'...
Mi aiuta a spiegare a mia figlia che non si può essere come ci vogliono gli altri, che ci sarà sempre qualcuno a cui non piaceremo, allora meglio essere se stessi.

A mia figlia piace perche'...
Si diverte a provare a imitare la camminata degli animali e adora contare la fila di soggetti a fondo delle pagine: i trifogli, le uova, i pesci....

Da 3 anni